Eccomi qua a tirare un po' le fila dopo tre giorno intensi dal punto di vista meteorologico.
Sicuramente la maggior parte di voi avrà appreso dai media o avrà visto con i propri occhi il nubifragio che ha interessato il Veneto Orientale nella mattina di domenica 14 giugno.
E' stato un evento eccezionale per violenza ed intensità dei fenomeni ed è stato causato da un sistema convettivo a mesoscala (MCS in gergo tecnico).
Questo sistema ha, in un paio d'ore, secondo i dati registrati dalle stazioni ARPAV di Eraclea a Portogruaro, scaricato la bellezza di 100mm di pioggia in un paio d'ore.
Questo quantità di pioggia corrisponde a circa il 10% delle precipitazioni annue per queste zone e va da sé che questo episodio ha portato non pochi problemi in alcune zone a causa della deflusso difficoltoso dell'acqua caduta.
In particolare presso Stretti di Eraclea in zona Ponte Capitello si è abbattuta una furiosa grandinata associata ad un episodio di downburst (forti raffiche di vento lineare) che ha danneggiato totalmente i raccolti, fatto cadere alcuni alberi e danneggiato alcune coperture di rimesse per attrezzi agricoli.
Campo di mais distrutto dalla grandine. |
Animazione delle immagini del Radar ARPAV di Teolo |
Queste invece sono delle foto che mostrano l'MCS da distante.
Nel pomeriggio di domenica invece, c'era le possibilità per lo sviluppo di temporale potenzialmente supercellulare.
Gli indici di previsione indicavano la zona della bassa padovana come l'area con maggiori chances e quindi io mi son diretto in quella zona.
La previsione si è rivelata giusta e mi sono trovato a cacciare una supercella di tipo HP (high precipitations = molte precipitazioni).
Non è stato facile data la scarsa conoscenza di quel territorio e la notevole quantità di pioggia che stava cadendo tutt'attorno.
Come sempre è meglio lasciar parola alle foto. Ci troviamo in zona Este (PD).
Base dell'updraft del temporale con lowering evidente.
L'evoluzione della base poco prima che l'RFD avvolgesse la base dell'updraft.
Una volta che si è esaurita la prima occlusione del mesociclone, la base è ritornata visibile presentando una tail cloud molto evidente.
Ricordiamo che:
La tail cloud è una nube a coda attaccata ad una wall cloud e appare quindi come un prolungamento della stessa nube a muro alla medesima quota: la tail cloud rappresenta la traccia dell'aria fredda che si appresta ad entrare nel mesociclone, per cui essa si estende sempre a partire dall'area delle precipitazioni verso la wall cloud.
(www.fenomeni temporaleschi.it)
Successivamente le precipitazioni hanno preso il sopravvento ed il sistema temporalesco è evoluto in una linea organizzata di temporali in avanzamento da ovest verso est.
Inizialmente, quando la shelf cloud cloud andava ancora formandosi, il cuore del temporale presentava uno spettrale colore verde.
Giunto sul veneziano orientale, il temporale ha dato il meglio di se per quanto riguarda la bellezza delle strutture regalando una bellissima shelf cloud.
A presto.
Giorgio
-----------------
Iscriviti al mio canale su youtube: https://www.youtube.com/user/s160553
Per seguire questo blog e non perderti gli aggiornamenti clicca sul form laterale "UNISCITI A QUESTO BLOG" accedendo tramite Google+.
Nessun commento:
Posta un commento