lunedì 24 marzo 2014

Tromba d'aria del 23 marzo 2014 a Maserada di Piave (TV): analisi dell'evento.

Domenica 23 marzo 2014 è stata una giornata che in Veneto e Friuli si ricorderà per molto tempo.
Il maltempo che ha investito la nostra regione ha dato origine a diffusi fenomeni temporaleschi.

Nel dettaglio la giornata è stata divisa in due fasi: passaggio del fronte caldo della perturbazione la mattina e ingresso del fronte freddo nel pomeriggio.
Se da un lato il fronte caldo ha generato un maltempo di tipo autunnale, dall'altro il fronte freddo ha esaltato l'instabilità atmosferica (dopotutto siamo in primavera).

I modelli di previsione avevano discretamente inquadrato la situazione mostrando la possibilità di fenomeni temporaleschi organizzati.
Così è stato. Nel pomeriggio di domenica sono stati avvistate numerose nuvole ad imbuto (funnel cloud) segno una forte propensione della colonna d'aria ad invorticarsi e generare piccole "trombe d'aria".

L'evento più clamoroso è accaduto a Maserada di Piave dove uno di questi vortici ha raggiunto il suolo e quindi lo si può tranquillamente classificare come tromba d'aria o tornado.

Partiamo dai modelli locali di previsione.
Il CAPE è un parametro che mostra l'energia disponibile per i temporali. Come si vede vi erano circa 600-800 J/kg di CAPE.

Sopra le nostre teste passava la corrente a getto (jet stream) che è sinonimo di instabilità e, se l'intensità è favorevole, garantisce, in accordo ad altri parametri, la formazione di celle temporalesche ad asse verticale inclinato. 

 

K index e Lifted index erano entrambi favorevoli per avere temporali



Ciò che ha dato il via all'instabilità, cioè la miccia che ha innescato i temporali, è da ricercare nella convergenza, al livello del suolo di venti umidi di scirocco con venti più secchi in caduta dall'Appennino emiliano. La mappa sotto mostra come via sia in arrivo sul veneto aria più secca (colore verde).


 un altro parametro che rappresenta l'instabilità atmosferica è l'indice TT e come si vede nella mappa sotto, vi erano buoni valori.

 nel frattempo, in quota a circa 5000m entrava aria molto fredda e un forte gradiente tra temperature al suolo e in quota è tra le cause della formazione di temporali.

Ecco che quindi sopra Maserada di Piave, tutte queste condizioni si sono ritrovate per dare origine ad una tromba d'aria.

Io ero li vicino ed ho visto l'episodio dalla sua genesi fino alla sua conclusione.

DSC_0113

In questo istante vi erano addirittura due funnel cloud in contemporanea,
DSC_0117

DSC_0125

DSC_0146

DSC_0149

La tromba d'aria si dissolve ma si riorganizza la wall cloud, sotto la quale si genera un altro funnel.
DSC_0175

DSC_0185


La tromba d'aria ha toccato il suolo per pochissimi minuti e fortunatamente era in zona di campagna.
Remigio Zago ha fatto un sopralluogo nel luogo del presunto touch down riportando queste parole:
"Quasi nulli i danni alla vegetazione, sporadici anche i danni a strutture, stante anche l'area colpita, quasi totalmente agricola. Un paio di capannoni agricoli semiscoperchiati con lamiere sparse attorno."

Giorgio


Nessun commento:

Posta un commento